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Incentivi agli investimenti maggiorati del 30% per industria 4.0

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Come noto la legge di bilancio 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 l’agevolazione c.d “Nuova Sabatini” maggiorando del 30% il contributo per investimenti in “Industria 4.0”.

 

Per la nuova sabatini, a partire dal 1° marzo 2017, le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti e del 2,75% per gli investimenti ordinari.

In pratica l’agevolazione, consiste in un contributo “in conto interesse” pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento a un tasso d’interesse annuo pari a:

al 2,75% per gli investimenti ordinari in macchinari, impianti, attrezzature ed altri beni strumentali (es: autocarri, arredamento, ecc.) nuovi di fabbrica oppure hardware, software e tecnologie digitali classificabili nell’attivo patrimoniale.

 al 3,575% (maggiorazione del 30% rispetto al tasso previsto per gli investimenti ordinari) per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Per fare un esempio, in quest’ultimo caso: su un finanziamento di 100.000 euro, a fronte di un investimento agevolabile, il contributo ammonta complessivamente a circa 10.000 euro.

 

 

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Tavoli, sedie, armadi, elettrodomestici… risparmia il 50%

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Thonet_chair_balanceAnche la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici almeno in classe A+ (A per i forni), destinati ad arredare una casa oggetto di ristrutturazione (con lavori agevolati dal bonus del 50% sul recupero edilizio), è stata prorogata con l’ultima legge di bilancio. Se il cantiere dei lavori è iniziato nel 2016 – o viene avviato nel 2017 – sono incentivati solo gli acquisti di mobili eseguiti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017. La detrazione si calcola sempre su una spesa massima di 10mila euro, non legata ai costi per gli interventi di ristrutturazione.

Per avere l’agevolazione è indispensabile, quindi, realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione). La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.

 mobili nuovi: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione

elettrodomestici nuovi: classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), come rilevabile dall’etichetta energetica. per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.

Per saperne di più, consulta la guida dell’Agenzia delle Entrate.

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa/Guida_bonus_mobili.pdf

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risparmio energetico: incentivi fiscali

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risparmio energeticoCon l’ultima manovra di bilancio è stata confermata la proroga dell’ecobonus del 65% fino al 31 dicembre 2017 nelle singole unità immobiliari. Inoltre, per dare modo agli amministratori di condominio di programmare correttamente gli interventi, l’agevolazione su parti comuni degli edifici condominiali è prorogata fino al 31 dicembre 2021. Le spese agevolate sono le stesse (cambio infissi, sostituzione caldaie, coibentazioni, pannelli solari termici, schermature solari, domotica), con diversi massimali di “sconto”:

riqualificazione energetica di edifici esistenti – detrazione massima: 100.000 euro

involucro edifici (per esempio, pareti, finestre – compresi gli infissi – su edifici esistenti) – detrazione massima: 60.000 euro

installazione di pannelli solari – detrazione massima: 60.000 euro

sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale – detrazione massima: 30.000 euro

acquisto e posa in opera delle schermature solari elencate nell’allegato M del decreto legislativo n. 311/2006 (solo per gli anni 2015 e 2016) – detrazione massima: 60.000 euro

 

ATTENZIONE. I titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali da essi utilizzati nell’esercizio della loro attività imprenditoriale (risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 340/2008).

E’ obbligatorio ripartire la detrazione in dieci rate annuali di pari importo. In ogni caso, l’agevolazione è ammessa entro il limite dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In sostanza, la somma eventualmente eccedente non può essere chiesta a rimborso.

I contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale, ove indicare: la causale del versamento; il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).

I contribuenti titolari di reddito di impresa sono invece esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale. In tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra idonea documentazione.

Per approfondimenti, si può consultare:

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa/Guida_Agevolazioni_Risparmio_energetico.pdf

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Ecco come risparmiare il 50% sui lavori fatti in casa!

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5818794375_eaeea265d7_bCon l’ultima manovra di bilancio, è stata prorogata la detrazione del 50% sulle spese di recupero edilizio degli immobili residenziali, senza variazioni rispetto all’anno scorso. Il ritorno alla detrazione del 36% viene rimandato quindi al 1° gennaio 2018 (salvo ulteriori proroghe). La detrazione si applica su una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare, per lavori di manutenzione straordinaria. Quella ordinaria è agevolata solo per le parti comuni condominiali. La detrazione deve essere “spalmata” in 10 rate annuali.

Esempio: se l’intervento di ristrutturazione è costato 80.000 euro, abbiamo la possibilità di detrarre dall’Irpef, 80.000 x 50%= 40.000 euro in dieci anni. Vale a dire uno sconto di 4.000 euro ogni anno. Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante, ovviamente nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione, non è ammesso, quindi,  il rimborso di somme eccedenti l’imposta.

L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche agli altri titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie),ovvero a locatari e comodatari.

Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga effettivamente le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.

Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale , da cui risultino: causale del versamento (con riferimento alla norma: articolo 16 -bis del Dpr 917/1986), codice fiscale del beneficiario della detrazione,  codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Per saperne di più si può consultare la guida dell’Agenzia delle Entrate (attualmente non ancora aggiornata con la proroga):

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa/Guida_Ristrutturazioni_edilizie.pdf

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BONUS STRUMENTI MUSICALI FINO AL 65% DEL PREZZO

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instrumentsBuone notizie per chi studia musica. Gli studenti dei conservatori e di altri istituti musicali possono usufruire, anche per il 2017, del contributo per l’acquisto di un nuovo strumento musicale.

La legge di bilancio per il 2017 ne ha ulteriormente ampliato la portata. Il nuovo contributo è infatti pari al 65% del prezzo corrisposto, fino ad un massimo di 2.500 euro.

È inoltre stata ampliata la platea di possibili beneficiari. Possono infatti ora accedere al contributo  gli studenti iscritti:

  • ai licei musicali e ai corsi preaccademici
  • ai corsi del precedente ordinamento
  • ai corsi di diploma di I e II livello dei conservatori di musica, degli istituti superiori di studi musicali e delle istituzioni di formazione musicale e coreutica autorizzate a rilasciare titoli di alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Per accedere al contributo gli studenti devono essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi dovuti  nell’anno accademico. Il bonus è anticipato dal rivenditore sotto forma di sconto sul prezzo di vendita. Lo sconto è rimborsato al rivenditore sotto forma di credito d’imposta di pari importo, da utilizzare in compensazione. 

Come chiedere il bonus

Lo studente richiede al conservatorio di musica o all’istituto musicale, che è tenuto al relativo rilascio, un certificato d’iscrizione, da cui risulti il suo cognome, nome, codice fiscale, corso e anno di iscrizione nonché lo strumento musicale coerente con il corso di studi.
Il certificato, emesso  in duplice esemplare di cui uno conservato dall’emittente e uno rilasciato allo studente,  deve essere consgnato al produttore o al rivenditore al momento dell’acquisto dello strumento.

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500 EURO PER I DICIOTTENNI DA SPENDERE IN CULTURA

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Anche per il 2017 è stato confermato il bonus di 500 euro destinato a coloro che compiranno 18 anni nel corso del 2017.

Si tratta della riproposizione del bonus già varato per il 2016 con alcuni importanti ampliamenti. La norma infatti prevede l’utilizzo del bonus per biglietti di cinema, teatro, spettacoli dal vivo, libri, ingresso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali.

Dal 2017 sono anche inclusi l’acquisto di musica registrata, la frequentazione di corsi di musica, di teatro e di lingua straniera.

Per ottenere il bonus è necessario registrarsi al sito https://www.18app.italia.it

Attraverso lo stesso portale è possibile conoscere gli esercenti convenzionati e generare i buoni di spesa da utilizzare per gli acquisti.

 

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8.000 euro per la rottamazione dei camper

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slider_morelo_05Se hai un vecchio camper e intendi sostituirlo, potresti beneficiare di uno sconto di 8.000 euro direttamente dal venditore.

Vediamo come funziona questo vero e proprio incentivo alla rottamazione.

Il beneficio spetta a tutti coloro che intendono acquistare, anche in leasing, un autocaravan nuovo “euro 5” o classi successive, in sostituzione di un vecchio autocaravan “euro 0”, “euro 1” o “euro 2”, che verrà demolito.

Il contributo viene erogato direttamente dal venditore che pratica uno “sconto” sul prezzo di vendita (iva compresa) per un ammontare di 8.000 euro.

Il venditore recupererà l’importo scontato al cliente mediante il sistema del credito di imposta, in pratica compensando in F24 le imposte dovute, fino a concorrenza dello sconto praticato.

E’ necessario, tuttavia, da parte del venditore, accreditarsi sulla piattaforma istituita presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.  A tale fine il soggetto interessato deve inviare all’indirizzo email ced.motorizzazione@mit.gov.it una richiesta contenente i dati dell’impresa e l’anagrafica completa, con codice fiscale della persona a cui assegnare le credenziali d’accesso.

Attraverso questo portale, potranno infatti essere gestite le pratiche di prenotazione e concessione del contributo.

I venditori, entro quindici giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, pena il mancato riconoscimento del contributo concesso sotto forma di credito d’imposta, hanno l’obbligo di consegnare il veicolo usato, ad un demolitore e di provvedere direttamente alla richiesta di radiazione per demolizione allo sportello telematico dell’automobilista, di cui al regolamento adottato con decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 2000, n. 358

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CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 30% PER INVESTIMENTI SETTORE RICETTIVO

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SONY DSCDescrizione completa del bando

Il bando è finalizzato a promuovere e sostenere investimenti nel sistema ricettivo turistico che favoriscano l’innovazione e la differenziazione dell’offerta e dei prodotti turistici dell’impresa stessa e/o della destinazione turistica in cui opera la struttura ricettiva, in modo da consentire nel complesso la rigenerazione e il riposizionamento dell’impresa.

rif: POR FESR 2014/2020. Azione 3.3.4. Sub-Azione C. – Contributo a fondo perduto fino al 30% per sostenere investimenti innovativi nel settore ricettivo turistico.

Possono presentare domanda di sostegno le micro, piccole e medie imprese (PMI), indipendentemente dalla loro forma giuridica, che:

a) Sono regolarmente iscritte nel registro delle imprese o al R.E.A. e attive presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, competente per territorio; le imprese aventi sede legale in altro Stato comunitario devono essere in possesso di analoghi requisiti in conformità alla legislazione ivi vigente;
b) gestiscono e/o sono proprietarie di strutture ricettive, la cui sede operativa, nella quale realizzare il progetto, rientra negli ambiti territoriali individuati dal bando;
c) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in stato di liquidazione o di fallimento e non essere soggetta a procedure di fallimento o di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale);

  1. presentano una situazione di regolarità contributiva previdenziale e assistenziale;
  2. Non presentano le caratteristiche di impresa in difficoltà.

Tipologia di interventi ammissibili

Ai fini del presente bando sono ammissibili al sostegno le seguenti tipologie di operazione:
– Interventi sulle strutture ricettive volti a favorire l’innovazione e la differenziazione dell’offerta e dei prodotti turistici dell’impresa stessa e/o della destinazione turistica in cui opera la struttura ricettiva. In tal senso potranno essere considerati ammissibili interventi che nel loro complesso consentano la rigenerazione e il riposizionamento dell’impresa. Tali investimenti saranno finalizzati a innovare e differenziare l’attuale tipologia di offerta, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti turistici e/o la differenziazione dei prodotti attuali, l’allungamento della tradizionale “stagione turistica”, valorizzando specifiche risorse locali, riposizionando le imprese e le destinazioni per intercettare nuove tipologie e flussi di turisti e rispondere così alle aspettative del mercato e alle nuove famiglie motivazionali della domanda turistica. Sono ammissibili iniziative, opere e investimenti realizzati nelle strutture ricettive per fornire ai turisti, a pagamento, alloggio temporaneo non residenziale e altri servizi durante il soggiorno del cliente.
2. Rientrano tra gli interventi ammissibili, a puro titolo di esempio:
– interventi di ampliamento, ristrutturazione, manutenzione, riconversione e innovazione delle strutture ricettive esistenti, coerenti con le finalità del bando e con le tipologie di intervento sopra descritte;
– interventi riguardanti impianti e strumenti tecnologici connessi all’attività d’impresa e finalizzati all’innovazione dei processi organizzativi e dei servizi per gli ospiti, ivi comprese le dotazioni informatiche hardware e software e l’attivazione o l’implementazione di sistemi di prenotazione elettronica;
– interventi di qualificazione dei requisiti di servizio e di dotazione;
– interventi di riduzione dell’impatto ambientale e/o consumo di risorse (energia/acqua) della struttura;
– interventi finalizzati alla crescita dimensionale delle imprese stesse, accorpamento di attività tra soggetti imprenditoriali, sviluppo di sinergie tra imprese del turismo e altre attività economiche;
– investimenti in ottica di turismo sostenibile;
– realizzazione di aree benessere, piscine, sala congressi, wellness, ecc. complementari alle strutture ammissibili;
– Interventi per migliorare l’accessibilità della struttura alle persone con disabilità.

Tipologia di spese ammissibili

Nello specifico, sono ammissibili i costi di investimenti materiali e immateriali3 rientranti fra le seguenti tipologie:
a) opere edili/murarie e di impiantistica,
b) strumenti tecnologici, comprese le dotazioni informatiche hardware e software;
c) progettazione, collaudo e direzioni lavori,
d) attrezzature, macchinari e arredi funzionali al progetto;
e) spese connesse all’ottenimento della/delle certificazioni di qualità, di sicurezza, ambientali o energetica;
f) spese relative alla fidejussione bancaria, nel caso di erogazione del sostegno tramite anticipo, spese per la fidejussione, fornite da una banca, da una società di assicurazione o da Consorzi di garanzia collettiva dei fidi (Confidi), purché questi ultimi siano iscritti all’Albo ed Elenco di Vigilanza Intermediari Finanziari;
g) diritti di brevetto, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale.

Entità e forma dell’agevolazione

  1. Scelta da parte dell’impresa del regime di aiuti de minimis

Sono ammissibili gli interventi con importi complessivi di spesa ammissibile non inferiori a € 100.000,00 e fino ad un massimo di € 666.666,67. Con il presente bando si stabilisce che l’intensità massima dell’aiuto previsto, nella forma di contributo in conto capitale, è del 30% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto fermo restando l’aiuto massimo di € 200.000,00.

  1. Scelta da parte dell’impresa richiedente del regime di aiuti compatibili con il mercato interno.

Sono ammissibili interventi con importi complessivi di spesa ammissibile non inferiori a € 250.000,00 e fino ad un massimo di € 2.500.000,00. Per le micro e piccole imprese l’intensità massima dell’aiuto previsto, nella forma di contributo in conto
capitale, è del 20% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto. Per le medie imprese l’intensità massima dell’aiuto previsto, nella forma di contributo in conto capitale, è del 10% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto.

La dotazione finanziaria complessiva del presente bando è pari a euro 12.000.000,00= (dodicimilioni/00); il budget complessivo della presente sub azione (3.3.4.C), nell’arco dell’attuale programmazione POR-FESR, è di euro 30.000.000,00= (trentamilioni/00).

Scadenza

E’ possibile presentare domanda fino al termine perentorio del 12 aprile 2017 alle ore 17.00.

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DOCENTI E RICERCATORI ALL’ESTERO? AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RIENTRO

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imagesLa legge di bilancio 2017, ha reso definitiva una norma emanata alcuni anni fa, che altrimenti sarebbe scaduta.

L’intento è chiaramente quello di invogliare i ricercatori a proseguire il loro lavoro in Italia: l’agevolazione è, infatti, destinata ai docenti universitari e ricercatori: stabilmente residenti all’estero ed in possesso di titolo di studio universitario o equiparato, i quali:

  • abbiano svolto attività di ricerca o docenza all’estero per almeno 2 anni continuativi presso centri di ricerca (pubblici o privati) o università
  • che rientrano in Italia, conseguendo quindi la residenza fiscale in Italia.

In cosa consiste l’agevolazione?

I redditi di lavoro dipendente o di lavoro autonomo conseguiti in Italia, in relazione allo svolgimento dell’attività di ricerca:

  • concorrono alla formazione del reddito complessivo IRPEF solo per il 10% del loro ammontare;
  • nel periodo d’imposta in cui diviene fiscalmente residente in Italia e per i 3 periodi successivi.
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800 euro per ogni nuovo nato e altre agevolazioni per i bebè!

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Karina_de_bebeCon l’ultima legge di Bilancio è stato istituito un premio alla nascita come già avviene in moltissimi altri paesi UE. Grazie a questo provvedimento, infatti, i cittadini che diventeranno genitori (anche adottivi) nel corso del 2017, otterranno dall’INPS un bonus di 800 euro. Si tratta di un assegno corrisposto in un’unica soluzione che dovrà essere richiesto dalle madri al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione.

 La legge di Bilancio 2017 istituisce, inoltre, anche un buono per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati, o per l’introduzione di forme di supporto a domicilio in favore dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche: il buono, pari a 1000 euro per i bimbi nati nel 2016, sarà suddiviso in 11 mensilità e deve essere richiesto dai genitori all’INPS.

Sono inoltre prorogate le misure di sostegno alla genitorialità previsti dall’articolo 4, comma 24, lettera b), della legge n. 92/2012: si tratta di un assegno di 600 euro mensili per massimo sei mesi che viene erogato alle madri lavoratrici (dipendenti, autonome e imprenditrici) che scelgono di tornare al lavoro al termine del periodo di maternità senza fruire del congedo parentale. I voucher possono essere usati per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, oppure per l’acquisto di servizi di baby­sitting. La richiesta deve essere inviata in via telematica sul sito dell’INPS oppure avvalendosi di un Caf.

Fonte Sole24Ore del 20.12.2016

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